Orario
(Domenica) 16:00
Luogo
Domus Mazziniana
Via Giuseppe Mazzini, 71, 56125 Pisa PI
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relatore: Roberto Zadik All'ombra di Kafka: non solo uno scrittore ma anche un cupo esistenzialista che ha
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relatore: Roberto Zadik
All’ombra di Kafka: non solo uno scrittore ma anche un cupo esistenzialista che ha previsto le dittature del Novecento:
Scomparso un secolo fa lo scorso 3 giugno, pochi scrittori come il misterioso e intenso Franz Kafka hanno saputo non solo immergersi con arguta sensibilità nelle angosce dell’uomo contemporaneo ma si sono rivelati “profeti laici” in grado di prevedere future catastrofi. Ma chi è stato Kafka e come mai si è rivelato così determinante nel panorama culturale contemporaneo? Su questo interrogativo indagherà il giornalista di Cultura e Spettacoli e conduttore Roberto Zadik durante l’evento “Kafka, non solo gigante letterario ma profeta laico dei tormenti del Novecento, dalle dittature comuniste al nazismo”. Un viaggio unico nel suo genere non solo nella travagliata e sfortunata esistenza di questo prodigioso intellettuale, vissuto nemmeno quarantun’anni ma un ‘analisi su come nei suoi capolavori come Il processo, del quale Zadik proporrà uno spezzone del film capolavoro del regista Orson Welles, famoso per il suo Quarto Potere, abbiano saputo prevedere la giustizia sommaria dei regimi comunisti piuttosto che opere inquietanti come La metamorfosi siano state preveggenti delle campagne naziste della propaganda dello spietato Goebbels nelle quali non a caso gli ebrei venivano paragonati a degli scarafaggi come il mostro in cui si trasformò il protagonista del racconto kafkiano.
Durante la conferenza, Zadik intratterrà il pubblico con una serie di riflessioni sulla tormentata personalità dello scrittore, che visse una vita assai anonima nascosto nei panni di un rigoroso assicuratore per dedicarsi solo nel tempo libero e spesso la notte alla sua passione per la letteratura, di curiosità riguardo al complesso rapporto col padre a cui scrisse la struggente e mai recapitata “Lettera” e sul suo intenso e appassionato rapporto con le svariate donne che ha conosciuto, dalla fidanzata Felice Bauer, alla giornalista Milena Jesenka, all’ultima sua “fiamma” l’insegnante e attrice ebrea polacca Dora Diamant con cui sognò di scappare nell’allora Palestina Mandataria per vivere assieme.
Una analisi approfondita e sintetica di un personaggio geniale come Kafka, estremamente stimolante e attuale, specialmente in questa contemporaneità lacerata da antisemitismo e crisi economica e decisamente “kafkiana” del quale si continua a parlare e su cui, dal 31 ottobre uscirà il nuovo film “L’amore secondo Kafka” della coppia di registi George Maas e Judith Kaufmann che racconta il suo ultimo anno di vita e la sua precoce fine con il fisico e la mente ormai minati dalla tubercolosi. Un evento per conoscere e approfondire l’universo kafkiano, addentrandosi in una serie di lati inediti, dal vegetarianesimo dell’autore, alla sua curiosità verso il cinema e le tecnologie, alla sua identità ebraica così complessa, dal suo ateismo giovanile all’interesse per il Talmud degli ultimi anni e alla sua amicizia con lo scrittore ebreo osservante Max Brod che lo fermò dalla decisione di bruciare i suoi manoscritti pubblicando invece tutte le sue opere dopo la morte e consegnandone il nome a una notorietà postuma che dura fino ad oggi e che suscita crescente interesse.